giovedì 29 maggio 2008

Se si permette ad un omicida di ereditare i beni delle sue vittime allora vuol dire che la giustizia è allo sbando.


Ferdinando Carretta,il parmigiano che nell'agosto del 1989 uccise padre,madre e fratello ha avuto in eredita' la casa dove compi' la strage. Carretta nel '99 fu assolto perche' incapace di intendere e volere e torno' libero dopo un periodo trascorso in ospedale psichiatrico e in comunita'.
LE TAPPE
*4 - 5 AGOSTO
1989 Giuseppe Carretta, la moglie Marta Chezzi e il secondogenito Nicola, con problema di tossicodipendenza, lasciano Parma. Ufficialmente per andare in ferie col camper. Ferdinando resta in citta'
* 19 NOVEMBRE 1989 Un telespettatore durante "Chi l' ha visto?" segnala la presenza del camper in via Aretusa a Milano. L' allora pm Antonio Di Pietro, sostituto di turno, ordina di cercare i cadaveri nelle discariche
* ESTATE 1996 Si perdono tutte le tracce, anche le piu' labili. Prima, infatti, la presenza dei Carretta era stata segnalata nei Caraibi, in Venezuela e nelle Antille. Giuseppe Carretta potrebbe essere fuggito con i fondi neri dell' azienda in cui lavorava come contabile
* OTTOBRE 1998 A Londra, un controllo stradale della polizia consente l' identificazione di Ferdinando, il primogenito, che dichiara di non avere contatti con la famiglia. Dal 1989 sarebbe vissuto nella capitale inglese
* 29 NOVEMBRE 1998 Ferdinando Carretta torna in Italia. Viene arrestato a Fiumicino. Nei suoi confronti era stato emesso un provvedimento di custodia cautelare per triplice omicidio e occultamento di cadavere
Se si consente ad una persona che ha sterminato la sua famiglia di ereditarne i beni allora ci sono due possibilità.
1) Le leggi sono sbagliate
2)Le suddette leggi non vengono ben applicate.

In ogni caso questo rappresenta una sconfitta per il buonsenso. Una delle tante sconfitte che accadono nel mondo scalcinato della giustizia.

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