martedì 13 maggio 2008

Brunetta con i fannulloni come MaoTse Tung: "Colpirne uno per educarne cento"


I "dipendenti fannulloni" "vanno semplicemente licenziati": è la netta posizione del ministro dell'Innovazione e della Funzione Pubblica Renato Brunetta, nel discorso d'inaugurazione del Forum della P.A. alla Fiera di Roma. E più tardi, nella registrazione di Porta a Porta, aggiunge: "Colpirne uno per educarne cento. Chi non lavora non deve mangiare, il sistema pubblico deve essere equiparato a quello privato premiando chi lavora bene e licenziando chi non lo fa. Bisogna puntare sugli incentivi come accade nelle aziende private".
A sindacati e dipendenti pubblici Brunetta, propone un "grande patto per cambiare il Paese". "La gente si aspetta cose drastiche, non sprechiamo questo momento emozionale - afferma - Se le organizzazioni sindacali e i dipendenti accetteranno questo approccio avranno raggiunto un grande risultato, altrimenti saranno marginalizzati".
E successivamente, al programma Porta a Porta, il ministro ribadisce di voler colpire "i fannulloni assenteisti che nella Pubblica Amministrazione il doppio del settore privato". "Non è possibile che non ci sia neanche un licenziamento e neanche la cassa integrazione", ha rincarato.
Secondo Brunetta, già ci sono le leggi che consentono di prendere questi provvedimenti. Strumenti "che non sono mai stati utilizzati. Ma il clima è cambiato. E' un miracolo che la Pubblica Amministrazione ancora stia in piedi non avendo strumenti come incentivi e disincentivi, premi e punizioni. In queste condizioni un'azienda privata avrebbe già chiuso". Le parole d'ordine saranno trasparenza, valutazione e benchmarking.
E per il reclutamento del personale, Brunetta non ha dubbi: "Dovrà prevalere la selezione dei migliori, ridando alla dirigenza pubblica il potere disciplinare. Ma saranno i dirigenti i primi ad essere valutati". In questo piano per l'efficienza della Pubblica Amministrazione il nuovo ministro ha chiesto anche la collaborazione dell'opposizione, "perché far funzionare la P.A. non è né di destra né di sinistra.
"Non penso di essere Napoleone, ma un professore bravo che da trent'anni studia queste questioni e penso di avere la necessaria umiltà per fare bene", prosegue Brunetta secondo il quale gli strumenti per il cambiamento sono il federalismo, la banda larga e l'Ict. "Le pubbliche amministrazioni - sottolinea - sono un miracolo, forniscono prodotti 'subottimali', devono invece comportarsi come un girasole: orientarsi ai bisogni di cittadini e imprese".
Brunetta ha sottolineato anche la necessità di mettere in concorrenza il settore pubblico col privato. Bisogna "pagare una volta sola, non si può pagare con le tasse e poi ripagare perché i servizi non funzionano".
Fonte - La Repubblica
La primogenitura del motto credo sia di Mao ma poi fu Stalin che ne divenne il suo massimo interprete. Guardate la classifica degli assenteisti in Parlamento! Negli enti locali è ancora peggio e poi che vogliamo dire dei tanti portaborse pagati per non far niente visto che spesso sono parenti del politico di turno? Caro Brunetta prima togliti la trave e poi guarda gli occhi degli altri!

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1 commento:

  1. Ma non potete scrivere tutto quello che vi piacerebbe pensare che fosse vero: Mao ne ha fatti fuori 15 milioni, e sono solo quelli certificati. Mai sentito parlare dei Laogolai nel 2008! Ma non dire cazzate, e vai a lavorare, combatti per gli operai italiani!
    Paolo

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