venerdì 18 aprile 2008

Senza Mastella adesso le cose come sarebbero?


E' noto che è stato Mastella a togliere la fiducia al governo Prodi, imitato da Dini, e quindi a provocarne la caduta. Ma le sue responsabilità vanno ben aldilà del fatto specifico. Nel luglio del 2006 dopo pochi mesi di attività, il governo Prodi aveva un gradimento altissimo. I suoi primi atti furono le liberalizzazioni del ministro Bersani, che provocarono attrito con alcune categorie come i tassisti ma che furono viste con grande favore dall'opinione pubblica. Anzi la gente per la prima volta cominciava a rendersi conto che qualcosa poteva cambiare veramente. Ben 68 italiani su 100 approvavano l'azione di governo, un dato incredibile. Poi venne Mastella. Innanzitutto impedì a Bersani di fare le ulteriori liberalizzazioni per una questione puramente metodologica. Siccome doveva toccare agli ordini professionali, avocò a sé la questione perché di competenza del suo ministero. Da allora di liberalizzazioni se ne sono viste ben poche. Ma la Waterloo del governo fu l'indulto. Il provvedimento passò definitivamente al Senato con 245 sì, 56 no e 6 astenuti. Contrari furono la Lega An e Di Pietro. Purtroppo questo provvedimento folle e assolutamente impopolare è passato come un atto del governo Prodi anche se la maggioranza che l'approvò fu trasversale. Colui che più si spese per l'indulto, anche nella sua veste di ministro della Giustizia, fu proprio Mastella. C'è da dire che tutti quelli che lo votarono si rivelarono però suoi complici in un atto fatto per svuotare le carceri e per compiacere le gerarchie ecclesiastiche che lo reclamavano. Da quel momento tutte le televisioni Mediaset ad ogni reato commesso da persone che ne avevano beneficiato dedicarono amplissimo spazio, senza naturalmente menzionare che uno dei maggiori sponsor dell'indulto fu proprio Berlusconi che pretese che fossero inseriti anche i reati finanziari per favorire il suo amico e sodale Previti. Dal 68% di gradimento il governo ben presto scese a livelli sotto il 50% e la sua caduta non si è più fermata. Adesso c'è da chiedersi cosa sarebbe successo se non ci fosse stato Mastella o se non fosse stato alla giustizia. La Storia d'Italia di questi ultimi mesi sarebbe stata diversa e sicuramente migliore.Berlusconi gli deve molto e, a quanto pare, non l'ha neppure pagato!
L'unica consolazione è che non lo vedremo più in Senato (per questa legislatura).

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