venerdì 16 maggio 2008

Luca Mongelli una storia tragica che potrebbe avere un lieto fine

Guardando distrattamente un programma su una tv satellitare sono venuto a conoscenza della storia di Luca Mongelli. Una storia in cui tragedia e speranza si mescolano. Ho deciso quindi, nel mio piccolo di pubblicizzarla per cercare di aiutare questo sfortunato ragazzo. Ma lasciamogli la parola

Ciao, sono Luca,

vi scrivo pigiando con il mio indice i grandi tasti della mia tastiera facilitata che ho finalmente imparato ad usare! Non è la stessa tastiera che utilizzate per il vostro pc, è una tastiera per non vedenti.

Già, oggi non vedo e sono costretto alla sedia a rotelle da quando, cinque anni fa, qualcuno ha reso più difficile la mia vita ma non è riuscito a togliermela.

Fino al 2002 ho vissuto in Svizzera a Veysonnaz con la mia famiglia perchè mio papà lavorava lì. Il 7 febbraio di quell'anno, mentre giocavo con il mio cane dopo la scuola, venni aggredito e abbandonato. Mi ritrovò mamma sulla neve, gelido e privo di conoscenza. Rimasi in coma per tre mesi e mentre i dottori iniziavano a credere che non ce l'avrei fatta io mi svegliai! Riaprii i miei occhi ma dovetti fare i conti con la realtà. Non vedevo più ma ero vivo e, se è vero che avevo perso la vista, è ancor più vero che acquisii una gran voglia di riprendermi quello che mi avevano tolto.

Con grandi sforzi ho riacquistato l'uso del linguaggio, la capacità di mangiare come tutti e sono tornato ad ascoltare la voce della mia mamma, del mio papà e quella inconfondibile del mio fratellino.

Sento di aver fatto grandi miglioramenti con le mie forze ma da solo non posso fare molto di più. Oggi non vedo e non posso camminare, mi serve una spinta che posso avere grazie ad una nuova terapia associata a fisioterapia chiamata "therasuite" possibile solo negli Stati Uniti, precisamente in un ospedale della Florida: l'"Ocean Hyperbaric Neurologic Center.

Questa terapia punta a risvegliare quelle cellule dormienti che ognuno di noi possiede, ma che non sa far funzionare, e che potrebbero restituirmi la vista e la capacità di camminare con le mie gambe!

Non si tratterebbe di un miracolo ma di una grande possibilità che però costa molto. I costi per il ricovero sono enormi, si aggirano intorno ai 300.000 euro spalmati in cinque anni per la terapia, la fisioterapia, i costi per l'abitazione e gli spostamenti. Questa somma non è alla portata della mia famiglia che deve fare i conti con l'unico stipendio del mio papà e con un mutuo da pagare per la casa.

Per questo ti chiedo una mano, perchè dopo tanti sforzi per riprendermi quello che mi hanno tolto non posso fermarmi. Mi serve una spinta perchè non può finire così. Se questi dottori in Florida mi aiutano un pò con le gambe e mi risvegliano qualche cellula per gli occhi, per farmi vedere almeno un pò, è fatta.

Ne ho fatta di strada da quel brutto pomeriggio del 7 febbraio 2002, in silenzio, con la mia famiglia...ma ora da soli non possiamo farcela. Ho bisogno del tuo aiuto perchè la mia vita torni ad essere normale. Come la tua.

Per tutti coloro che ne volessero sapere di più ed intendessero aiutarlo cliccate sul suo sito amicidilucamongelli
In questi giorni per Luca si è mobilitato il Giro d'Italia e domani sabato 17 maggio si svolgerà una partita con ingresso a offerta libera nello stadio di Molfetta


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